martedì 29 dicembre 2015

Pensieri di un martedi`mattina

Sono cresciuta ascoltando storie. Animali che parlano, donne che ce la fanno, potenti che vengono sconfitti perché rappresentano il male e deboli che vincono sui forti. 
Sono cresciuta in un harem di donne senza uomini. Una madre con una sorella con un marito all’estero, un padre con la “sindrome di Peter Pan” e quindi non molto presente sulla Terra, una nonna senza marito perché morto troppo giovane, una nonna sarta in un universo di altre donne, due cugine e io, fino a 10 anni, figlia unica.
Sono cresciuta in un mondo semplice, fatto di piccole cose e di grandi valori. Un mondo fatto di donne e quindi colmo di racconti, di complicità, di confidenze e confessioni, di magia, di segreti, di codici misteriosi, succulento per me, bambina curiosa e fantasiosa. 
Sono cresciuta in un mondo di odori, quello caratteristico della pelle di queste mie donne e quello della cucina. La menta selvatica e i peperoni arrosto d’estate, i legumi alla pignatta, pane e focacce d’inverno. Tutto per me ha un suo profumo, anche i ricordi. 
Storie di casa nostra e di altre case, pettegolezzi, risate e ammiccamenti di donne con gli occhi liquidi e il rossetto rosso, tristezze e gioie, pianti d’amore e di dolore, grembiuli neri contenenti qualsiasi cosa e foulard in testa, collant sensuali e luccicanti alla luce del fuoco del braciere intorno al quale ci sedevamo come intorno a un falò rituale. Il primo dente che cade, la prima mestruazione, il primo cuore che batte, la prima delusione, venivano consacrati da queste mie donne. 
Sono cresciuta in un mondo intriso di racconti di viaggi delle donne, i cui uomini partivano per terre lontane e sconosciute, un mondo odoroso di caffe`, che a noi bambine veniva dato mescolato con acqua e che ci faceva sentire cosi`importanti, parte di quella confraternita tutta al femminile, quasi a suggellare la nostra alleanza.
Quando mi chiedono cosa mi manchi dell’Italia, e`a questo che penso. 
Dell’Italia in se`non mi manca quasi nulla e nemmeno questi ricordi mi mancano in realta`, perche` queste donne sono dentro di me, sono me. 
E ogni volta che ci penso e sento i loro odori, mi sento protetta dalla nostra forza. 

Per voi: Mamma, Zia Angela, Nonna Lucia, Nonna Concettina, Anna ed Elisabetta, donne bellissime della mia vita.
foto presa dal web

giovedì 24 dicembre 2015

Auguri natalizi sinceri

Quest'anno voglio augurare a tutti qualcosa in più di un semplice sereno Natale.

Vi auguro compassione.

Dal latino cum patior (soffro con) e dal greco συμπἀθεια, sym patheia (simpatia, provare emozioni con). Perché provare compassione, soffrendo insieme agli altri per il loro dolore, non solo ti fa prendere coscienza del dolore stesso, ma lo fa tuo e quando la sofferenza colpisce noi stessi, viene da sé il desiderio di fare qualcosa, di alleviarla. 
Schopenhauer sostiene che la compassione porti alla liberazione dal dolore universale dell'uomo. E io sono d'accordo con lui.

Vi auguro empatia.

Dal greco"εμπαθεία" empatéia, composta da en- (dentro), e pathos (sofferenza o sentimento). Simile a "compassione", ma sottilmente diversa, è la capacità di comprendere lo stato d'animo altrui. "Sentire dentro", immedesimarsi nell'altro in maniera immediata e senza parole, è caratterizzata dall'assenza di giudizio.

Io credo fermamente che compassione ed empatia siano la chiave di tutto, l'essenza dell'essere e del diventare Umani.

Vi auguro tempo.

Perché il tempo è l'unica cosa preziosa che abbiamo in questa vita breve e, affannati come siamo a fare cose che non servono a nulla - visto che tanto non ne usciamo vivi da questa vita - spesso ce ne dimentichiamo. Perciò vi auguro tanto tanto tempo.

Infine, l'ultimo augurio che faccio a tutte le donne, ma anche agli uomini è questo: SPETTINATEVI

E a questo proposito cito un pezzo della mitica Mafalda, che ringrazio per queste parole sacrosantissime.

(da un vecchio post sul blog: http://asia-monamour.blogspot.tw/2012/11/spettiniamoci.html)

"Oggi ho imparato che bisogna lasciare che la vita ci spettini, perciò ho deciso di vivere la vita con maggiore intensità. Il mondo è pazzo. Decisamente pazzo. Le cose buone, ingrassano. Le cose belle, costano. Il sole che ti illumina il viso, fa venire le rughe. E tutte le cose veramente belle di questa vita, spettinano.
- Fare l'amore, spettina.
- Ridere a crepapelle, spettina.
- Viaggiare, volare, correre, tuffarti in mare, spettina.
- Toglierti i vestiti, spettina.
- Baciare la persona che ami, spettina.
- Giocare, spettina.
- Cantare fino a restare senza fiato, spettina.
- Ballare, fino a farti venire il dubbio se sia stata una buona idea metterti i tacchi alti stanotte, ti lascia i capelli irriconoscibili.
Quindi, ogni volta che ci vedremo, avrò sempre i capelli spettinati. Tuttavia, non dubitare che io stia vivendo il momento più felice della mia vita. E' la legge della vita: sarà sempre più spettinata la donna che scelga il primo vagoncino sulle montagne russe di quella che scelga di non salire. Può essere che mi senta tentata di essere una donna impeccabile, pettinata ed elegante dentro e fuori. Questo mondo esige bella presenza: pettinati, mettiti, togliti, compra, corri, dimagrisci, mangia bene, cammina diritta, sii seria... forse dovrei seguire le istruzioni, però quando mi ordineranno di essere felice? Forse non si rendono conto che per risplendere di bellezza, mi devo sentire bella. La persona più bella che possa essere! L'unica cosa veramente importante: quando mi guardo allo specchio, vedo la donna che devo essere. Perciò, ecco la mia raccomandazione a tutte le donne: abbandonati, mangia le cose più buone, bacia, abbraccia, balla, innamorati, rilassati, viaggia, salta, vai a dormire tardi, alzati presto, corri, vola, canta, fatti bella, mettiti comoda, ammira il paesaggio, goditela e, soprattutto, lascia che la vita ti spettini!
Il peggio che può succederti è che, sorridendo di fronte allo specchio, tu debba pettinarti di nuovo!" 

BUON NATALE E BUON ANNO SPETTINATO A TUTTI!



lunedì 14 dicembre 2015

5 libri da regalarsi o da regalare a Natale

Natale e`alle porte e un buon libro e`sempre un regalo gradito da chi sa apprezzarne l'insostituibile compagnia.
Per me rappresenta più di una semplice lettura: è il mezzo grazie al quale viaggio senza prendere aerei, treni o navi ed è anche la mia medicina. Insomma, un libro e`la panacea di tutti i mali, la mia più efficace terapia. Pertanto non riesco a pensare a un regalo più bello di questo in un periodo per di più adatto alla lettura. Cosa c'e`di meglio, infatti, di leggere un bel libro coinvolgente davanti a un caminetto acceso, seduti su una comoda poltrona e riscaldati da una coperta di lana, una tazza di te`e alla luce calda del fuoco?
Ovviamente non potevo non consigliarvi dei titoli legati all'Asia e per tutti coloro che si avvicinano a questa parte di mondo così affascinante e ricca di storia e di cultura, ho scelto 5 libri che vi faranno viaggiare restando comodamente seduti a casa vostra.


1. Un indovino mi disse, di Tiziano Terzani
(CINA, THAILANDIA, SINGAPORE, CAMBOGIA, LAOS, MALESIA, VIETNAM, MONGOLIA, RUSSIA)

Scritto da Tiziano Terzani, giornalista che visse 30 anni in Asia, e` il racconto di un anno, il 1993, passato in viaggio senza mai prendere l'aereo, dopo che un indovino di Hong Kong gli predisse che avrebbe corso un serio rischio di morire se avesse volato. La profezia diventa per Terzani un'occasione per vivere la sua vita in una maniera diversa, così ne approfitta per viaggiare prendendo tutti i mezzi possibili, tranne l'aereo. Questa magnifica esperienza diventa un libro pieno di storie, di leggende, un interessante e ricco reportage di questo grande continente che e` l'Asia.

"La profezia era la scusa. La verità è che uno a cinquantacinque anni ha una gran voglia di aggiungere un pizzico di poesia alla propria vita, di guardare al mondo con occhi nuovi, di rileggere i classici, di riscoprire che il sole sorge, che in cielo c’è la luna e che il tempo non è solo quello scandito dagli orologi. Questa era la mia occasione e non potevo lasciarmela scappare" 


2. Cigni selvatici. Tre figlie della Cina, di Jung Chang 
(CINA)


Ho letto questo romanzo quando ero adolescente, proprio perché quasi digiuna di Cina, volevo sapere quanto più possibile riguardo a questo immenso Paese.
Scritto da Jung Chang, e` la storia di tre generazioni di donne (la nonna, la madre e l'autrice stessa), le cui vite ripercorrono un secolo di storia cinese.
Più che un semplice libro, e` un viaggio nel tempo dall'epoca dei signori della guerra, all'occupazione giapponese, poi russa, dalla guerra tra comunisti e Kuomintang alla Lunga Marcia di Mao, fino alla Rivoluzione Culturale. Eventi storici che si intrecciano con le vicende e le storie di queste tre forti donne.




3. L'amante, di Marguerite Duras
(INDOCINA)

Questo e`uno di quei libri che seppur non abbiano propriamente cambiato la mia vita, di certo l'hanno influenzata.
Ero poco più che tredicenne quando lo lessi la prima volta e ne fui profondamente colpita per la potenza delle parole e dei sentimenti.
Ho dedicato un post a parte a questo romanzo, in occasione del mio viaggio a Saigon, citta` in cui e`ambientata la storia.

Ecco il link al post: http://asia-monamour.blogspot.tw/2015/10/saigon-je-taime.html

(Da leggere ascoltando la musica che fa da colonna sonora al film tratto dal romanzo e che ho inserito nel blog).


4. La maga delle spezie, di Chitra Banerjee Divakaruni
(INDIA)

"Cannella bruna e calda quanto la pelle per aiutarti a trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, sferico come la terra, per farti veder chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no…"

E` la storia di Tilo, una donna misteriosa arrivata in America dall'India dopo un lungo viaggio. Lei non e`una donna qualsiasi, e` una profonda conoscitrice delle spezie e delle loro proprietà e nella sua bottega prepara pozioni e incantesimi per curare l'anima dei suoi clienti, soprattutto di quelli che, come lei, hanno lasciato la loro terra natìa. Un viaggio olfattivo, una favola sull'amore e sulla magia dei sentimenti umani, un libro di quelli che quando lo chiudi, senti ancora addosso l'odore di zenzero e cannella. 



5. Il Dio dell'Asia. Religione e politica in Oriente. Un reportage, di Ilaria Maria Sala
(CINA, MONGOLIA INTERNA, XINJIANG, MACAO, COREA DEL NORD, COREA DEL SUD, TAIWAN, SINGAPORE, LAOS, FILIPPINE, INDONESIA E MALESIA)

Una bellissima ed interessante collezione di reportage di 11 Paesi dell'Asia orientale alla scoperta di etnie, storie, culture, religioni e lingue diverse che caratterizzano quest'area geografica così lontana da noi.
Grazie a interviste, testimonianze e assistendo a vari rituali l'autrice ci da`una visione di quelle che sono le varie religioni praticate in questi luoghi e i loro rapporti complessi con i governi locali. Religione e politica in oriente, partendo proprio dalla spiritualità per conoscere e capire culture diverse dalla nostra.


sabato 5 dicembre 2015

Ricordi nel vento

nomade tibetana


Non ricordo più il suo nome, ma ricordo benissimo quella mattina di undici anni fa in un remoto villaggio del Tibet. 
Lei era una nomade tibetana, aveva poco più di vent'anni e cavalcava un cavallo bianco con una naturalezza incredibile, come se quell'animale fosse un prolungamento del suo corpo. Correva come una dannata insieme a due amici con i loro rispettivi cavalli. Era bellissima. 
Si fermo`incuriosita da me e dai miei capelli e occhi da straniera. Parlava il cinese e chiacchierammo per un po'. Le scattai questa foto. Le dissi che mi piacevano i suoi orecchini d'argento, il colore del foulard che aveva sulla testa, abbagliante come i suoi occhi. Rise e mi prese la mano. Volle sapere il mio nome, che ripete`come un mantra. Poi io sali`in macchina, dovevo andare. La salutai e lei mi sorrise. Ricordo che a un certo punto mi girai e dal finestrino la vidi con i suoi amici rincorrere la jeep al galoppo, gridando il mio nome.

Ogni tanto mi piace immaginarla in quella steppa senza fine in sella al suo cavallo bianco, libera come il vento.